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Quanto costa davvero ricaricare un’auto elettrica?

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Con la crescente diffusione delle auto elettriche, uno dei dubbi più frequenti tra i potenziali acquirenti è legato al costo della ricarica. Se da un lato l’e-mobility promette di ridurre l’impatto ambientale e i costi di gestione, dall’altro resta il timore di costi nascosti o di una scarsa convenienza rispetto ai carburanti tradizionali. In questo articolo analizziamo quanto costa realmente ricaricare un’auto elettrica, considerando diversi scenari: ricarica domestica, colonnine pubbliche e stazioni ad alta potenza.

Ricaricare l’auto elettrica a casa

La soluzione più economica e conveniente per chi possiede un’auto elettrica è sicuramente la ricarica domestica. Per stimare il costo medio, occorre partire dal prezzo dell’energia elettrica per i clienti domestici.

Tariffe domestiche

In Italia, il costo medio dell’energia elettrica nel 2025 per i clienti in fascia residenziale è di circa 0,25 € per kWh. I costi possono però variare in base al fornitore, alla fascia oraria e al tipo di contratto (monorario o biorario).

Esempio pratico

Un’auto elettrica di media cilindrata con batteria da 50 kWh consuma circa 15-20 kWh per 100 km. Supponendo un consumo medio di 17 kWh/100 km e un costo di 0,25 €/kWh:

  • Costo per 100 km = 17 kWh x 0,25 € = 4,25 €
  • Costo per ricarica completa (50 kWh) = 50 x 0,25 € = 12,50 €

Confrontando questi valori con il costo di un pieno per un’auto a benzina o diesel, il risparmio è evidente.

Ricarica alle colonnine pubbliche

Le colonnine pubbliche sono una risorsa fondamentale per chi non può ricaricare a casa o per chi percorre lunghi tragitti. Tuttavia, i costi sono generalmente più alti rispetto alla ricarica domestica.

Tipologie di colonnine

  • AC (corrente alternata): Potenza fino a 22 kW, più lente ma meno costose.
  • DC (corrente continua): Potenza fino a 150 kW o più, rapide ma costose.

Tariffe medie

Le tariffe variano da operatore a operatore. In media:

  • AC (fino a 22 kW): 0,40 – 0,60 €/kWh
  • DC (oltre 50 kW): 0,65 – 0,90 €/kWh

Esempio pratico

Usando una colonnina da 22 kW a 0,50 €/kWh:

  • Costo per 100 km = 17 x 0,50 € = 8,50 €

Utilizzando una colonnina rapida (DC) a 0,80 €/kWh:

  • Costo per 100 km = 17 x 0,80 € = 13,60 €

Abbonamenti e tariffe flat

Per chi viaggia spesso, esistono formule di abbonamento mensile con ricariche illimitate o con tariffe scontate. Ad esempio:

  • Abbonamenti flat (tipo Enel X, Be Charge, Ionity): da 25 € a 70 € al mese, a seconda del piano.
  • Tariffe a consumo scontate: per chi utilizza colonnine della stessa rete con regolarità.

Queste soluzioni possono abbattere notevolmente il costo medio per km, specialmente se si percorrono molti chilometri ogni mese.

Fattori che influenzano il costo

Oltre alla tariffa energetica, ci sono altri fattori che incidono sul costo effettivo della ricarica:

  • Efficienza del veicolo: alcune auto consumano meno energia per km.
  • Perdite di ricarica: si stima una perdita del 5-10% dell’energia tra presa e batteria.
  • Condizioni meteo: il freddo intenso può aumentare i consumi.
  • Stile di guida: accelerazioni brusche e alte velocità consumano di più.

Confronto con le auto termiche

Supponendo un’auto a benzina con consumo medio di 6 litri/100 km e un prezzo di 1,80 €/litro:

  • Costo per 100 km = 6 x 1,80 € = 10,80 €

Rispetto al costo di 4,25 € per una ricarica domestica, il risparmio è evidente. Anche rispetto alla ricarica pubblica più cara (13,60 €), i costi sono comparabili solo nei casi più sfavorevoli.

Conclusione

Ricaricare un’auto elettrica può costare molto poco se fatto in casa e con tariffe vantaggiose, ma può diventare oneroso se ci si affida esclusivamente alle colonnine rapide pubbliche. Tuttavia, con una corretta pianificazione, l’uso combinato di ricarica domestica e pubblica permette di ottenere notevoli risparmi rispetto ai carburanti tradizionali.

In sintesi:

  • Ricarica domestica: 3-5 € ogni 100 km
  • Colonnine AC pubbliche: 6-9 € ogni 100 km
  • Colonnine rapide DC: fino a 13-14 € ogni 100 km

La mobilità elettrica, se ben gestita, è non solo ecologica, ma anche economicamente vantaggiosa.

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